martedì 25 gennaio 2011

Psicogenealogia e costellazioni familiari in seduta individuale


Le costellazioni familiari sono un metodo che permette, tramite una "messa in scena" del sistema familiare, di affrontare e risolvere i conflitti, le sofferenze, i traumi e i problemi della famiglia su più generazioni.

Sono una pratica che generalmente si  svolge con un gruppo di almeno una decina di persone. La persona che vuole fare la sua costellazione racconta brevemente la ragione che la spinge a fare questo lavoro, gli obbiettivi che vorrebbe vedere realizzati e in seguito sceglie delle persone nel gruppo per rappresentare i vari personaggi della famiglia.

Poi accompagna queste persone una a una e le colloca nella stanza senza troppo pensare ma “sentendo” qual’è il loro giusto posto nello spazio fisico ed immaginario familiare che si viene a creare durante la seduta. 
Le persone sovente non sanno perché mettono, per esempio, un padre lontano da suo figlio o un antenato che “guarda” fuori dallo spazio sistemico familiare, ma questo primo posizionamento racconta, a chi é in grado di interpretarlo, molto dei rapporti all’interno del sistema famiglia.

La persona “sa”, o meglio il suo inconscio “sa”, quali sono i problemi e i nodi transgenerazionali e quali possono essere le eventuali soluzioni. Con l’aiuto di un esperto può già a questo punto formulare delle ipotesi che possono aiutare a dipanare la complessa matassa dei conflitti familiari.

Colui che rappresenta un familiare della persona che fa la costellazione posizionato in un certo modo in rapporto a altri rappresentanti vive sentimenti diversi che sono direttamente in rapporto alla sua dislocazione e al rapporto di vicinanza o lontananza che ha con gli altri individui del sistema che si viene a creare. 
Dunque tristezza per l’isolamento, angoscia per la solitudine o la troppa prossimità ad altri rappresentanti,  possono essere messi direttamente in relazione con la loro dislocazione spaziale che metaforicamente rappresenta il legame affettivo e/o conflittuale che li lega.

Nelle costellazioni di gruppo chi conduce fa parlare i rappresentanti delle emozioni che provano nelle posizioni in cui sono stati messi e  propone delle ipotesi di soluzione dei conflitti, riposizionando le persone e facendogli dire delle frasi utili a proporre all’inconscio le soluzioni necessarie.

Gli stessi principi possono essere applicati in seduta individuale : alcune persone hanno sentito parlare del lavoro con le costellazioni familiari e sarebbero tentate da questo approccio ma sono infastidite dall’idea di dovere parlare della propria famiglia davanti a degli estranei. Il detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa”  illustra bene questa attitudine: per alcune persone parlare davanti a degli sconosciuti dei problemi dei membri della propria famiglia è vissuto come un vero e proprio tradimento. Altra cosa è parlarne con un esperto in seduta individuale, con una persona neutra che, come il medico, ha il dovere del silenzio e della discrezione.

Secondo la tecnica specifica a cui mi riferisco, anche nella seduta individuale saranno “posizionati” i vari membri della famiglia creando così un disegno del ruolo sistemico di ciascuno di loro. Inoltre sarà possibile che la persona si “metta al posto” di uno di questi membri e “senta” come gli stessi potevano sentirsi nel ruolo che la famiglia gli aveva attribuito. Sappiamo che gli individui sono legati tra di loro da una rete invisibile che determina fortemente i loro comportamenti, i loro limiti e le loro possibilità.1
Prendere coscienza “emozionalmente” del vissuto, delle difficoltà e dei traumi che ha subito un nostro antenato ci aiuta a comprendere il suo comportamento e ciò che ci ha trasmesso.
A Torino propongo un lavoro di psicogenealogia (albero psicogenealogico) in modo che la persona possa approfondire le sue difficoltà attuali e verifichi il loro rapporto con quelle degli antenati secondo il metodo di Anne Ancelin Schützenberger (Sindrome degli antenati, Di Renzo editore).

In seguito si può fare la costellazione su una parte dell’albero; spesso si tratta di “riparare” disfunzioni e problemi che ciascuno porta dentro di sé e che hanno origine nelle storie e nelle difficoltà che i nostri avi non hanno voluto o potuto risolvere. E`la mancata elaborazione di queste problematiche che le trasmettono compulsivamente da una generazione all'altra.
Fino a che qualcuno, prendendone coscienza, non rompe la catena.

1 a questo proposito, vedi nell'articolo: Dopo un secolo di psicanalisi la psicogenealogia, la teoria dei campi morfici ipotizzati da Rupert  Sheldrake


Maura Saita
via Gropello
10138 Torino
3409345394

Nessun commento:

Posta un commento